Giorno 4 – Dunmore Cave, Cashel, Cahir

La mattina inizia soleggiata nelle campagne del Freshford attorno Kilkenny. La sveglia suona presto, visto che la giornata che ci attendeva sarebbe stata intensa. Nel programma di viaggio, una visita alle Dunmore Cave, alla Rocca di Cashel e al castello di Cahir.
La strada da percorrere con la macchina non era moltissima, ma volevamo comunque goderci ogni secondo di queste attrazioni.
Dopo una ricca colazione ci muoviamo appena verso nord raggiungendo le Dunmore Cave, altrimenti conosciute con il forte nome di “Caverne del Massacro”.  Conosciute per essere uno dei luoghi più spaventosi e misteriosi di Irlanda ci dirigiamo verso le caverne dove partecipiamo ad una visita guidata con Michael, esperto di questi luoghi, che ci ha raccontato storia, aneddoti, misteri e leggende legati a questa attrazione, coinvolgendoci con le sue parole. Nel discendere i tanti gradini che ci avrebbero portato al cuore di questi luoghi, la nostra guida ci racconta che queste caverne si sono formate nell’arco di milioni di anni, dove le piogge che cadevano dal cielo e che filtravano tra le rocce avevano modo di creare camere al di sotto del suolo. Un lavoro certosino, tutto dovuto alla straordinaria forza e all’erosione della natura.
Con gli anni queste cavità sotterranee sono diventate dimora di flussi d’acqua che continuavano a scavare prepotentemente la roccia nel loro inesorabile scorrere. A questo si aggiunge il continuo filtrare di acqua dal suolo, che avrebbe portato, sempre nell’arco di milioni di anni, alla formazione di stalattiti e stalagmiti. Questi fenomeni saranno uguali a quelli che porteranno alla formazione di altre caverne che avremmo visitato nel nostro viaggio, le Mitchelstown Cave e le Aillwee Cave.  Le Dunmore Cave nello specifico, vengono definite “Caverne del Massacro” in onore all’episodio del 928 d.C. quando un gruppo di Vichinghi invase la zona. La popolazione si rifugiò all’interno di queste grotte per scappare al loro attacco. I test al carbonio effettuati sui resti rinvenuti nelle caverne hanno confermato la presenza di uomini deceduti per ferite e lotta, mentre, sempre i soliti test effettuati però su resti dei corpi di donne e bambini, hanno rivelato la loro morte per asfissia da monossido di carbonio. Ciò ha indotto gli storici a pensare che probabilmente, i vichinghi si siano scontrati con gli uomini della popolazione, ma non sono riusciti a trovare donne e bambini ben nascosti; così avrebbero lasciato le loro torce nella caverna, producendo molto fumo che avrebbe soffocato le povere vittime.
Oltre a queste storie paurose e crude, all’interno delle DunmoreCave è possibile osservare il Pozzo delle Fate. Qui si narra che nel cuore della notte, le fate spostino le rocce dal centro al bordo della stanza, così da avere abbastanza spazio per danzare! 🙂
Ecco la magica irlanda che volevamo vedere!

Finita la visita alle Dunmore Cave, ci rimettiamo in macchina, andando verso la magica Rock of Cashel. 
Dentro la nostra Opel Corsa a noleggio, ascoltavamo un cd di musica irlandese comperato nei nostri giri di shopping a Kilkenny (leggi qui il diario di viaggio). La visione è semplicemente da urlo. Si arriva alla rocca procedendo lungo una strada con una carreggiata neanche troppo larga, e appena girato l’angolo, abbiamo trovato improvvisamente la rocca sulla destra, imponente, come un miraggio! 😀 Impossibile non fermarsi per fare qualche foto da questa angolazione. Qualche turista coraggioso usava il drone per delle riprese tattiche.


La Rocca di Cashel domina, su un’alta collina, tutta la pianura del Tipperary ed è visibile anche a gran distanza. Molte sono le leggende di questo luogo… Ma quella che vi vogliamo raccontare riguarda San Patrizio. Si narra infatti che proprio qui, a Cashel, San Patrizio si sia recato per predicare, e per spiegare il mistero della Trinità al re usò un trifoglio; lo stesso trifoglio che divenne simbolo dell’Irlanda. Oggi a Cashel è possibile vedere le mura, che circondano tutto l’agglomerato, composto da una torre circolare, una cattedrale, una cappella romanica del XII secolo, croci celtiche e altre strutture. Qui a Cashel è possibile lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento subito sotto la rocca e godersi la magica vista.

Cogliamo l’occasione per girare la città e scattare numerose foto, fino a quando, con lo stomaco brontolante non ci dirigiamo in una tavola calda. Stavolta la sistemazione che scegliamo è spartana. Sembra una tavola calda self service, ma ci rincuora la presenza di molte persone del luogo e pochi turisti: avremmo così potuto mangiare le cose che mangiano i veri Irlandesi, senza incappare in sgradevoli tappe per turisti. E così è stato. Abbiamo mangiato un gustosissimo Shepherd’s Pie, ovvero lo sformato del pastore: uno strato di carne di agnello macinata, coperto di purè di patate e porro, a sua volta inondato di Brown Sauce. Semplicemente squisito!

Lasciatoci la Rocca di Cashel alle spalle, ci dirigiamo a Cahir. Qui la nostra passione per il medioevo trova pane per i suoi denti, con questo splendido esempio di architettura normanna, che nel corso degli anni, salvo i dovuti restauri, è riuscito a conservare la sua struttura originaria. Visitare il Castello all’interno è un’esperienza fantastica e coinvolgente, sembra proprio di perlustrarlo, girando tra le varie stanze, sale dei ricevimenti e rampe di scale. A Cahir e nel suo castello, sono state girate delle scene di diversi film tra cui Excalibur, Tristano ed Isotta, alcune scene dei “Tudors”. E per questo, oltre ai bellissimi scorci interni del castello, alla sua base è possibile visitare e passare il tempo all’interno di un parco a tema, con la spada nella roccia e molte attrazioni turistiche accattivanti e  spunto per diverse foto divertenti.

Si era fatto tardo pomeriggio, e iniziammo a camminare per la città. Sapevamo che la zone del Tipperary è rinomata per la produzione di un formaggio chiamato Blue Cheese. Non esperti del luogo non troviamo nulla se non il negozio di un barbiere aperto. Carlo sorride: “quasi quasi mi faccio la barba!”.
Scherziamo, ma alla fine decidiamo di entrare. Mentre Carlo è intento a farsi barba e capelli, entrambi intratteniamo una conversazione con il barbiere, felicissimo dei suoi nuovi amici italiani.
La domanda sorge spontanea. Chiediamo a lui dove possiamo trovare il blue cheese. Ci consiglia un alimentari poco distante, che vendeva tutti prodotti di fattorie e fornai del luogo. Usciti dal barbiere, andiamo in questa bottega dove i nostri sogni diventano realtà. Comperiamo uno sfilatino di pane integrale e una bella formetta di formaggio e ci dirigiamo verso il nuovo b&B, consapevoli che quel pane e formaggio sarebbe stata la nostra cena. Arriviamo così a “The Gables”, il nostro nuovo B&B, conoscendo John e Brenda, i fantastici proprietari di casa. Ci accolgono con una tazza di thè ed una amabile conversazione. Scopriamo che John è un bravissimo cuoco, e scambiamo ricette italiane con ricette irlandesi.

 

Arrivata la notte, e noi dopo una giornata come quella di oggi siamo letteralmente sfiniti. L’escursione alle caverne e le scarpinate a Cahir e Cashel ci hanno distrutto.
Ci ristoriamo con una doccia calda, ceniamo con il tanto desiderato pane e Blue Cheese, e anche qui, la stanchezza prende il sopravvento. Crolliamo addormentati, stanchi ma davvero col cuore pieno di felicità!

Pubblicato da soffiodizefiro

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2 Risposte a “Giorno 4 – Dunmore Cave, Cashel, Cahir”

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