Il Buddha sdraiato di Phrae

Dopo aver terminato il fantastico giro in bici al Wat si Chum di Sukhotai abbiamo fatto una sosta al Wat Phra That Suthon Mongkhon Khiri, dove ci accoglie da subito il gigantesco Buddha Sdraiato. 
La guida del nostro tour, il simpaticissimo Eddie, ci spiega che il segno di una nazione che sta crescendo è dato dalla costruzione dei suoi luoghi di culto, in quanto questi ultimi sono centri di aggregazione e, più quest’ultima si arricchisce e aumenta e più templi servono.
Soprattutto in un paese dove la religione diventa inscindibilmente anche uno stile di vita, come la Thailandia.

Il Buddha sdraiato di Phrae
Il Buddha sdraiato di Phrae

Di sicuro le dimensioni gigantesche di questo Buddha sdraiato ci danno idea di quanto la Thailandia si stia arricchendo negli ultimi anni, le sue forme colossali e le sue vesti del colore dell’oro ci danno idea di benessere e potenza. Alla base della struttura ci sono due grossi draghi dorati che fungono da guardiani; un’iconografia piuttosto classica per i Buddhisti e che avremmo poi ritrovato in altri luoghi come il famosissimo tempo bianco.

Questo tempio di Phrae è solenne, ma allo stesso tempo moderno, e la cosa fa abbastanza strano dopo aver visto luoghi e templi che erano stati costruiti secoli e secoli prima come quello di Lopburi, Ayuttaya e Sukhotai. Il largo spiazzo alla base della grossa statua è tutto in terra rossiccia, e il forte sole e il poco tempo a disposizione  ci costringono a malincuore a stare poco tempo ad ammirare il tutto, quindi non riusciamo a percorrere le scale situate tra i due dragoni e arrivare fino al piccolo tempio.

Come avrete già potuto notare, il Buddha in questione viene costruito con uno stile particolare, tipico dell’arte birmana. La cosa che colpisce di più di questa grande costruzioni, oltre alla sua dimensione, sono i tratti del suo corpo che appaiono visibilmente femminili, evidenziandone i connotati sessuali come i lineamenti del seno.

Rimaniamo poco a Phrae presso il suo Buddha sdraiato poichè ben presto torniamo all’autobus desiderosi di arrivare a Chang Rai dove avremmo passato la serata.


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Pubblicato da soffiodizefiro

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