Rocca Calascio – Gioiello d’Abruzzo

Con poco preavviso, un’ottima compagnia di amici, uno zaino in spalla, abbiamo passato proprio una bella giornata!  Chi ci segue sul nostro profilo facebook  avrà già capito che stiamo parlando di quella sortita della durata di un giorno presso Rocca Calascio, in Abruzzo.

Rocca Calascio
Rocca Calascio

Il tempo è stato clemente, ed in compagnia di Stefano e Stefania, abbiamo valicato il confine tra Marche ed Abruzzo per dirigerci verso la rocca, in zona L’Aquila, complice una temperata giornata di ottobre.
Perché questa meta?
Innanzitutto, noi “giovani” cresciuti negli anni’80 e ’90, la rocca assume una sfumatura di nostalgia. Ricorda, difatti, agli appassionati del genere, il rifugio dell’eremita del film Lady Hawke con Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick

Certo che lo ricorda. E’ proprio lui! 😀
Nel 1985 infatti questo castello è stato usato come set cinematografico di questo colossal degli anni ’80, e salire per quei sentieri irti è stato un po’ come vivere in quelle ambientazioni fantastiche. Certo, mancavano un po’ di nebbia, un falco ed un lupo nero… Ma ci accontentiamo 😛

Arriviamo al dunque. La nostra giornata inizia presto. Ci incontriamo con i nostri cari amici a San Benedetto, a metà strada. Da qui, insieme, procediamo valicando il confine tra Marche ed Abruzzo, dirigendoci verso l’Aquila. E dopo un po’ di strada e qualche curva a gomito, vediamo svettare il castello in lontananza. Poco sotto, il borgo di Calascio.
Decidiamo di lasciare la macchina nei pressi di una fontanella dell’acqua ancora fuori dal paese, così da poter proseguire a piedi. Così, zaino in spalla, iniziamo ad incamminarci.
il sentiero per arrivare alla Rocca è molto ben segnalato. Vi basterà seguire le bandierine o la segnaletica rossa e bianca.

Una indicazione per Rocca Calascio
Una indicazione per Rocca Calascio

Spesso queste pennellate si ripetono su due punti: semplicemente perché indicano due modalità per raggiungere la sommità. Tutti i sentieri hanno la Rocca come destinazione, quindi è impossibile perdersi, tuttavia qualche stradina segue un andamento più dolce  e meno ripido, altri invece salgono in salita e sono consigliati per i più allenati o comunque i più sicuri dei loro passi.

Veronica e Carlo - Il soffio di Zefiro a Rocca Calascio
Veronica e Carlo – Il soffio di Zefiro a Rocca Calascio

Noi abbiamo seguito Carlo, più esperto per queste passeggiate, che ovviamente ha seguito il sentiero più irto! (E Veronica dietro che arrancava… ma ce l’abbiamo fatta tutti! ) 😛
Qualche breve sosta per qualche foto, e poi eccoci, ai piedi della Rocca.

Il gruppo ai piedi di Rocca Calascio
Il gruppo ai piedi di Rocca Calascio

L’altezza di 1460 metri sul livello del mare, qui, si percepisce tutta. Si ammira un panorama da urlo e a tutto tondo sui monti vicini, su Campo imperatore, sui monti della Laga.

Panoramica a Rocca Calascio
Panoramica a Rocca Calascio

Il castello è visitabile gratuitamente, e con la bella stagione è possibile entrare anche nel Mastio centrale, con l’ausilio e l’accompagnamento di guide preparate.  Da qui, abbiamo deciso di camminare tra i ruderi alla base della rocca, trovano uno spazio tra le rocce, ricavato molto probabilmente da una stanza del castello o tra le sue fondamenta.

Uno dei ruderi di Rocca Calascio
Uno dei ruderi di Rocca Calascio

Qui abbiamo deciso di riposarci e ristorarci con un bel panino. Il cammino non finisce qui. C’è chi si prende la giornata intera e si aggira tra i vari sentieri, chi ama percorrerli con la mountain bike, ma quello che è certo è che quello di Rocca Calascio è un luogo che merita di essere visitato tutto l’anno! 🙂 Chi vuole può addentrarsi nell’anello dei monti della Laga, oppure raggiungere il gioiellino della chiesa di Santa Maria della Pietà, lungo il sentiero che porta a Santo Stefano di Sessanio.
Abbiamo trovato molto affascinante che i vari sentieri che conducono alla Rocca, in realtà, sorgono sugli stessi stradiccioli che percorrevano i pastori, quando da L’Aquila partivano durante la transumanza per raggiungere la Puglia. Questo percorso veniva chiamato il “Tratturo Magno” e attraversava Abruzzo, Molise e Puglia.
Noi abbiamo deciso di fermarci un po’ per il borgo, e di scendere per tornare alla macchina, passando per il sentiero più dolce. I ristoranti del borgo servivano dei piatti incantevoli che ci hanno subito preso per la gola. Torneremo sicuramente!

Rocca Calascio - foto di gruppo
Rocca Calascio – foto di gruppo

La nostra giornata in compagnia di Stefano e Stefania ha continuato ad Ascoli, dove ci siamo diretti tutti insieme per concludere in bellezza, in questa città che amiamo così tanto!



Ma prima di salutarvi, vogliamo darvi qualche cenno di storia di Rocca Calascio! Questa rocca pare sia stata costruita grazie alla volontà di re Ruggero d’Altavilla  a seguito della conquista normanna del 1140. La sua funzione iniziale era quella di avvistamento, difatti la vista che si gode da quassù è davvero mozzafiato e a tutto tondo.
Tuttavia, per avere attestazione di questa rocca in un documento storico ufficiale, dovremmo attendere il 1239.  Dal 1500 diventa zona dominio della celebre famiglia dei Medici, che la abbandonerà agli inizi del XVIII secolo.
La forte sismicità della zona nona ha evitato di colpire e danneggiare la rocca, che nel 1703 venne devastata. Da qui, gran parte della popolazione si è trasferita nel vicino paese di Calascio, lasciano mano a mano, che negli anni, il borgo si spopolasse.
Solo la riqualificazione degli anni ’80 e ’90 , unita al successo delle location cinematografiche e ad un importante restauro del Castello, hanno riportato movimento anche nella zona del Borgo, dove alcune famiglie hanno preso a cuore il settore della ricezione turistica con ristoranti e un albergo diffuso, le cui camere sono state recuperate dagli antichi ruderi del borgo, e sono ora delle comode e confortevoli sistemazioni, con riscaldamento a pavimento, alcune con camino, arredate mantenendo lo stile caratteristico del luogo.

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Pubblicato da soffiodizefiro

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