Giorno 8 – Bunratty Castle and Folk Park

Black pudding, caffè, uova, e pancetta e anche questa giornata inizia alla grande… Certo, senza considerare il dolore alle gambe del giorno precedente, trascorso a cavallo! 😀
Oggi sarebbe stato uno dei giorni in cui avremmo fatto più chilometri con la nostra auto a noleggio, il tutto per riavvicinarci verso l’Irlanda del centro, dato che di lì a breve avremmo dovuto chiudere il cerchio e concludere il nostro itinerario Irlandese all’aeroporto di Dublino. Per fare questo tragitto avremmo impiegato circa un’ora e mezzo. Direzione: Bunratty.
Avevamo scelto di fermarci a Bunratty perché avevamo letto che potevamo avere modo di visitare un bel castello, il tutto circondato da un parco che ricreava le condizioni di vita nel XVIII secolo in un tipico villaggio inglese. Insomma, dopo aver visitato Kilkenny, Cahir, Blarney, ci piaceva vedere come era stato valorizzato questo ulteriore punto di interesse, incuriositi anche dal parco a tema.
Il navigatore, preciso come sempre, ci conduce al castello, e la sua struttura imponente si vede già dalla strada. Anche qui, parcheggiamo nella zona riservata e ci avviamo all’ingresso del castello.

Qui, alla reception, non è possibile solo fare il biglietto, anzi. Al suo interno è predisposta una graziosa caffetteria ed un interessantissimo negozio con prodotti di artigianato locale.
Facciamo un breve giro lungo i negozietti finchè non ci rechiamo in biglietteria per entrare.
Ne approfittiamo, qui, per informarvi che in biglietteria potete anche prendere i biglietti per alcune delle serate Folk che vengono organizzate nel castello. Potete scegliere tra serate con musica irlandese e danze tradizionali, e ancora, cene medievali con spettacoli e menù tutto studiato. Nel nostro caso, non è stato possibile prenotare perché eravamo a Bunratty in un giorno dove questi spettacoli non erano previsti, ma muovendovi per tempo potrete organizzarvi di conseguenza. Anzi, data la fama di questi spettacoli, vi suggeriamo di prenotare il vostro posto on-line, in anticipo, direttamente dal sito del castello.
Dopo aver preso i biglietti in mano, possiamo entrare.
Ci aspettavamo di trovare subito il castello, invece davanti ai nostri occhi si aprì subito il Folk Park.
Sapevamo che nel folk park veniva riprodotta una cittadina del XVIII secolo quindi iniziamo a girare al suo interno immergendoci tra le sue vie e viottole, e così era. Non solo si presentava come ci era stata descritta, ma anzi, ci appariva più maestosa e coinvolgente.
Potevamo avvicinarci a pecore, pony, asinelli e caprette. Potevamo entrare fisicamente dentro le case ricostruite alla perfezione, notando come cambiassero la struttura e l’arredamento a seconda del ceto sociale o della ricchezza del proprietario. C’erano ad esempio sia la casa del nobile, che quella del contadino. E pure nelle povere case dei contadini potevamo notare il contadino povero e quello leggermente più agiato. Tutte queste differenze di classi sociali, erano perfettamente valorizzate dalle scelte dell’arredamento. Nelle case dei ricchi, via libera a porcellane, pizzi, merletti e soffici e ampi letti.  In quelle dei più poveri scomparivano le ceramiche elaborate, pizzi e merletti, in favore di oggetti più semplici, grezzi e rudimentali e potrete anche vedere un vero e proprio giaciglio in paglia.
Ogni cosa è curata nei dettagli e oltre a visitare una vera e propria città, è possibile interagire con alcuni attori professionisti che interpretano il maestro, la lattaia, il sacerdote, il droghiere, gli artisti di strada.
Semplicemente coinvolgente, e con varie attività durante il giorno che ti permettono davvero di tornare indietro nel tempo! 🙂
Noi abbiamo scelto di partecipare ad una di queste, ed essendo una delle nostre grandi passioni il cibo, ovviamente abbiamo scelto l’attività “mangereccia”, partecipando ad un laboratorio dove veniva mostrato come si faceva il burro.

Con noi, la lattaia. Una signora che munita di panna fresca e di zangola, batteva e batteva il contenuto della botte fino a che il latticello non si sarebbe separato dal burro.
Ovviamente, abbiamo assaggiato il burro appena fatto e non vi nascondiamo che buono com’era, sarebbe stato da farne una grande scorpacciata! 😀
Così, girando tra le vie del villaggio, ed entrando nella scuola con gli ingressi rigorosamente separati tra bimbi maschi e bimbe femmine, ci intratteniamo persino a chiacchierare con l’attore che interpretava il maestro. Molto bravo nel suo ruolo e molto acculturato, avendoci chiesto da dove provenissimo, ci ha persino detto alcune parole in italiano ed insegnato qualche frase in gaelico. Fantastico! 😀
Invece, in una casa di un contadino, due attrici vestivano i panni di due donne di casa, e preparavano dolci e dolcetti cuocendoli su una piastra poggiata su un treppiede, direttamente dentro il camino acceso. Da perdersi in questo villaggio così ricostruito in ogni minimo dettaglio! 😀
Ci attardiamo tra le vie, finchè la pioggia che iniziava a scendere timida non ci fa prendere la decisione di entrare nel castello e godere dei suoi arredi.

Anche qui, ci stupiamo della conservazione dei materiali e degli arredi originali. Stanze grezze davano spazio a saloni ampi con un focolare al centro dello spazio. Troni si alternavano a giacigli di paglia, e le finestre erano perfettamente miniate con vernici e piombature, proprio come lo stile del tempo richiedeva.
Ci attardiamo tra una stanza e l’altra, e una volta pronti, ci fermiamo in un piccolo caffè sotto il parco a gustarci una torta di mele ed un thè caldo.
Per raggiungerlo, continuiamo ad attraversare a piedi il Bunratty folk park, passando all’interno di una zona dove i più piccoli saranno felicissimi! Una zona riservata totalmente a loro, con percorsi dentro tunnel colorati da luci, oppure con seggiolini a forma di funghetto e piccole carrozze attaccate agli alberi. Quelle piccole carrozze sono la casa delle fate che abitano quei boschi e spesso nel parco si tengono attività dedicate ai più piccoli come la lettura delle fiabe.


Invece, per i più grandi e per gli appassionati di vini e di alcolici, segnaliamo che, proprio qui, a Bunratty, potrete visitare una winery che produce sidri, idromele e liquori tipici, aromatizzati e non. Ve lo consigliamo di vero cuore! 😀
Dopo una cena veloce, il sonno arriva presto. L’indomani sarebbe stata una giornata molto intensa. Ci aspettavano alcuni tra i luoghi naturalistici più famosi di Irlanda, tra cui le Cliffs of Moher! 🙂

Pubblicato da soffiodizefiro

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2 Risposte a “Giorno 8 – Bunratty Castle and Folk Park”

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