La Cattedrale e la Giralda – sul tetto di Siviglia!

Eravamo prontissimi per il nostro giro dei monumenti principali di Siviglia, la capitale dell’Andalusia! 🙂

Previdenti, avevamo prenotato in anticipo una visita guidata per la Cattedrale di Siviglia con salita alla Giralda e presso il Real Alcazar, così, dopo una mattinata passata  a girare per la città, ci rechiamo presso il Patio de los Naranjos (Giardino degli Aranci, n.d.r.), da dove sarebbe partito il nostro tour.

Già nel patio iniziate verrete accolti dalla statua sospesa in alto di un coccodrillo.
Ovviamente, appena lo abbiamo visto, la domanda alla nostra guida è sorta spontanea…
Che cosa ci fa un coccodrillo, finto, di legno, penzolante dal soffitto dell’ingresso della cattedrale cittadina?

Pare che sul finire del 1200 un ricco sultano fosse venuto qui a Siviglia per chiedere la mano della figlia del re. Tra i preziosi doni offerti, anche un coccodrillo ed una giraffa. Tutti rimasero sbalorditi da tali doni e tale opulenza. Ma non il re, che trattenne per sé questi animali, rifiutando il fidanzamento. Il Coccodrillo e la giraffa abitarono il luogo fino alla loro morte. A seguito di questo evento, si decise per imbalsamare il coccodrillo e lasciarlo a memoria della leggenda. Curioso, no?

Coccodrillo Cattedrale di Siviglia
Coccodrillo della Cattedrale di Siviglia

Eravamo molto incuriositi di visitare questa Cattedrale! 🙂

Dedicata a Santa Maria e dichiarata Patrimonio dell’Unesco, la sua storia è simile a quella della Mezquita di Cordoba, nel senso che la Cattedrale sorge dove prima vi era una Moschea.

La nostra guida ci spiegò che la moschea era un tempo di esigue dimensioni e si andò poi ad ingrandire, sovrano dopo sovrano. Quando arrivarono i re cristiani, essi decisero di adibirla a cattedrale.

Tuttavia lasciarono l’imponente campanile, che prima era il minareto della moschea.
Dovendo i mussulmani pregare frequentemente, e dovendo i fedeli raggiungere la sommità del minareto per chiamare la popolazione alla preghiera, questa torre fu costruita senza gradini, ma solamente con 34 rampe tutte in salita, molto più facili da percorrere rispetto ai gradini. Questa struttura è stata mantenuta dai regnanti cristiani all’interno della torre, ora adibita a campanile.

Le campane sulla cima della Giralda
Le campane sulla cima della Giralda

Dalla sua sommità è possibile godere di una visuale mozzafiato della città!
Sulla sommità della torre, una statua di ben 4 metri di altezza sovrasta il panorama. La guida ci raccontò che tale statua si chiamava “Giralda”, data la sua possibilità di girare a seconda del vento. In poco tempo questo nome fu attribuito a tutta la torre, mentre la statua prese il nome di “Giraldillo”.

Vista su Siviglia dalla cima della Giralda
Vista su Siviglia dalla cima della Giralda
La cima della Cattedrale
La cima della Cattedrale

All’interno della torre, se aguzzate lo sguardo, potrete notare varie iscrizioni contenenti il motto di Siviglia, la scritta “no8do”, di cui abbiamo ampliamente parlato qui.

Della vecchia moschea è rimasta la pianta rettangolare. Girando tra le sue cinque navate potrete trovare le due cappelle, la Maggiore e la Reale, dove giacciono le spoglie dei reali Fernando III, sua moglie Beatrice di Svevia e il figlio Alfonso X il Saggio. Non potendo costruire una chiesa di pianta cristiana tradizionale, con la struttura a forma di croce (data la pianta originale ricavata dalla vecchia moschea), i costruttori decisero comunque di inserire la croce nella pianta dell’architettura della Cattedrale, ma non la troverete sul pavimento… bensì… Alzando gli occhi al soffitto! 🙂

La croce sul soffitto della cattedrale
La croce sul soffitto della cattedrale


Chi viene a visitare la Cattedrale, poi, viene qui per un motivo che la rende celebre in tutto il mondo: La tomba di Cristoforo Colombo. Abbiamo avuto l’occasione fortunata di visitare la Cattedrale di Siviglia il 12 ottobre, giorno di festa Nazionale in Spagna, quindi il mausoleo era ricco di coccarde, corone e fiocchi con i colori della bandiera spagnola. Inutile dire che in un viaggio in Andalusia, incontrerete più volte la figura di Cristoforo Colombo! 🙂

Ma sono davvero i resti dell’esploratore?
Pare che Colombo avesse espressamente richiesto di essere sepolto nel nuovo continente da lui stesso scoperto. Eppure le sue spoglie non hanno avuto riposo sereno: prima sepolto in un monastero all’Isla de la Cartuja, poi alla Cattedrale di Siviglia, poi a Santo Domingo. Ma quando nel 1795 Santo Domingo cadde nelle mani dei francesi, per evitare che saccheggiassero i resti di Colombo, gli spagnoli li trasportarono prima a l’Avana, poi nuovamente a Siviglia. Nel 1877, tuttavia, furono svolti alcuni importanti lavori di restauro nella chiesa di Santo Domingo che permisero di scoprire una cassa costruita in piombo con la scritta “Cristobal Colòn”. I dubbi sull’autenticità dei resti di Siviglia permasero, fino al 2003 quando le tecnologie più recenti permisero di comparare il DNA contenuto nelle ossa del feretro di Siviglia con quelle del feretro del fratello Diego. La compatibilità fu evidente, fugando ogni dubbio sull’autenticità.

La tomba di Cristoforo Colombo
La tomba di Cristoforo Colombo


Per noi Italiani, un altro luogo meritevole di attenzione, è la grande tela dedicata alla Visione di Sant’Antonio da Padova, dipinta da Murillo.
Verso la fine del 1800, un ladro si nascose dentro la cattedrale di Siviglia e durante la notte strappò la parte della tela raffigurante Sant’Antonio.
Casualmente, la parte tagliata, fu ritrovata in una bancarella presso il mercato dell’Antiquariato di New York e tornò a Siviglia.
Mani esperte ricucirono la tela con dovizia, ma ad un occhio attento non sfugge il taglio e la conseguente cucitura.
….Curioso pensare che questo aneddoto accresce la devozione a Sant’Antonio come Santo protettore delle cose perse! 🙂

Come vi abbiamo già consigliato, ci teniamo a ribadirvi che per attrazioni come questa, come il Réal Alcazar di Siviglia, il Caminito del Rey, l’Alhambra, la Mezquita di Cordoba, vi consigliamo di prenotare in anticipo i biglietti.
Usate liberamente i portali ufficiali del turismo spagnolo o siti come getyourguide. Troverete soluzioni interessanti, con percorsi guidati o meno. Si viaggia talmente poco…
Sarebbe un peccato perdere due-tre ore, se non di più, per entrare in un monumento.
I pochi euro di sovrapprezzo per il “salta fila”, varranno decisamente la pena! 🙂

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Pubblicato da soffiodizefiro

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