Fuga in Toscana – San Gimignano

Quando tutto succede alla velocità della luce, si prova uno strano brivido.
Un biglietto per un concerto (per gli appassionati ed i più curiosi, Iron Maiden al Firenze Rocks del 16 giugno 2018 😀 ), una vaga idea di concederci una fuga in toscana, e poi… BOOM! Un imprevisto di lavoro il 15 giugno che ha messo tutto in discussione. Saremo riusciti a partire?
E come organizzare una fuga in toscana a modo?
Abbiamo deciso di affrontare tutto col sorriso, e concedendoci tutto quello che avremmo potuto in quei pochi giorni. Riorganizziamo il viaggio, dal venerdì alla domenica mattina, e prepariamo quel poco di valigie necessarie.
La partenza per la nostra fuga in Toscana, dunque, avviene di venerdì.

Meta del primo giorno, una soleggiata San Gimignano, Inconfondibile con le sue torri e le sue costruzioni.

San Gimignano
San Gimignano


una meta che, data la bellezza del territorio, avrebbe meritato decisamente più giorni e più attenzioni, ma con la morsa stretta del  poco tempo a disposizione non è stato possibile fare diversamente.

È curioso come nel 1282, il governo della piccola San Gimignano emanò una legge che, in soldoni, impediva di abbattere le vecchie case a meno che, le nuove che sarebbero state costruite non sarebbero state ancora più belle. Ecco che nasce la San Gimignano con un aspetto di cui ancora possiamo godere.
Veniva chiamata la “città delle cento torri”, anche se di queste torri, oggi ne restano 13.
decidiamo di evitare le autostrade e prendere strade tutte immerse nel verde, vicino a Monteriggioni (piccolo capolavoro che merita anch’esso una visita), ma l’imponenza di San Gimignano si vede già dalla strada, con le sue torri in bella vista.

E’ chiaro perché questa cittadina medievale continui ad attirare migliaia di turisti da tutto il mondo.

San Gimignano
San Gimignano

Lasciamo la macchina fuori dalla città, negli appositi parcheggi e ci dirigiamo verso il centro.
Vediamo il Duomo, vediamo il Palazzo del Popolo … Percorriamo le salite e le  strade del borgo, ammiriamo i negozi di accessori in legno e in alabastro e persino i negozi più turistici.
è il suo corrispettivo civico. Insieme, a pochi metri uno dall’altro, formano lo straordinario insieme architettonico di Piazza del Duomo.

Le cose da vedere sono davvero tante, ma dove abbiamo lasciato il cuore è il cortile del Palazzo del Popolo con i suoi affreschi, le sue opere e la sua scalinata.

San Gimignano - Palazzo del Popolo
San Gimignano – Palazzo del Popolo
San Gimignano -Scalinata del Palazzo del Popolo
San Gimignano -Scalinata del Palazzo del Popolo

Poi ovviamente potete valutare l’ingresso in uno dei tanti luoghi e musei sparsi per la città, per gli stomaci più forti anche il Museo della Tortura e sulla pena di morte merita una visita! 🙂
Molto scenografica anche Piazza della Cisterna, dove dopo una bella camminata a  base di Sali e scendi è possibile godere di una bella vista ed offre un buon posto di pace e tranquillità per riposarsi e ristorarsi.

Se volete scoprire gli infiniti modi che gli uomini hanno inventato per torturare altri uomini e non siete facilmente impressionabili, il Museo della Tortura merita una visita.

Usciti dalla città, ci avviciniamo al nostro bed and Breakfast dove avremmo passato la notte. Si tratta dell’Agriturismo La Polveraia dove siamo stati molto gentilmente accolti dalla padrona di casa e dalla bassottina Polpetta.
la campagna toscana tutt’attorno, le ortensie in fiore, sembrava di essere in una favola!
Per la cena, potevamo ritornare in città a san Gimignano, ma approfittando del tempo a nostra disposizione e prendendocela con più calma, ci siamo spostati verso la cittadina poco lontana di Castel di San Gimignano.

Non c’è molto da vedere in questa cittadina, o forse siamo stati poco attenti noi (se qualche abitante della zona si sentisse offeso, vi preghiamo di indicarci attrazioni o punti di interesse, torneremo subito a correggere le nostre affermazioni! 🙂 ). Tuttavia, se c’è un posto che merita assolutamente una sosta, è il ristorante “I tre Archi”.
Qui abbiamo trovato davvero la quint’essenza della Toscana.
Appena accomodati al tavolo, il proprietario si avvicina con un carrello con  8 bottiglie d’olio, ognuna col suo gusto. Dal più morbido al più deciso.

Castel di San Gimignano - Ristorante i tre Archi
Castel di San Gimignano – Ristorante i tre Archi

Lì vicino, un piattino con del classico e buonissimo pane sciapo.
inizia così la nostra cena, con una degustazione di olii. Leggiamo le etichette, sono tutti olii prodotti nelle zone vicino e questo aumenta subito l’amore per questo ristorante.
leggiamo il menù. Di meglio non potevamo trovare.
Cinghiale in umido, ribollita toscana, fiorentina.
Insomma, la quintessenza della cucina tipica di questa regione.
Prendiamo una fiorentina da gustare in due.
Accompagniamo il tutto con un immancabile calice di chianti.
Si avvicina il titolare del negozio con un cesto di funghi porcini, e ci chiede se desiderassimo sceglierne uno da mangiare come contorno.
Erano stati colti da poco e mangiarli grigliati con un filo d’olio a crudo e una spolverata di pepe, ci ha portato ad un passo dal paradiso.

Castel di San Gimignano - Ristorante i tre Archi
Castel di San Gimignano – Ristorante i tre Archi

Eravamo sazi, ma c’è sempre posto per il dolce.
Via libera con una selezione di formaggi toscani e del miele, ed un tiramisù.
Viziati, coccolati.. Cosa volere di più?
Di certo, ci siamo ripromessi di tornare in queste zone con il freddo inverno e gustare una ribollita originaria di tutto rispetto.
Insomma, se siete in zona…
passate al ristorante I tre Archi e assaporate la cucina toscana. Merita davvero!
Si conclude la nostra giornata, e andiamo a riposare.
L’indomani, volta verso Firenze e il grande giorno del concerto tanto atteso!

Due pazzi a San Gimignano
Due pazzi a San Gimignano

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Pubblicato da soffiodizefiro

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