Difatti siamo stati piacevolmente e positivamente colpiti da una iniziativa trovata sul web. Quella del “pane in attesa”.
Dopo la grande diffusione di svariati articoli sul “caffè sospeso”, che molti sostenevano essere di matrice nord-europea, ecco questa novità che ha come oggetto il cibo sacro e fondamentale per le nostre tavole: il pane.
Smentite le idee del “caffè sospeso”, come originario del Nord Europa in favore di una tradizione tutta Italiana, per la precisione campana, del “caffè in attesa”, magari esportato da qualche emigrante verso le miniere del Nord, e che ora ritorna a casa, noi italiani ci facciamo riconoscere per il nostro gran cuore.
(foto di Panificio La spiga D’Oro di Messina).
Come funziona?
Semplice, quando si va dal panettiere basterà prendere il pane per sé e uno sfilatino in più (o una pagnotta, insomma, a vostra discrezione).
Come di consueto pagherete il fornaio e porterete a casa il pane che avete preso per la vostra casa. Quello che invece avete ordinato “in eccesso” rimarrà in apposite ceste, dove i più bisognosi avranno modo di avere del pane, gentilmente offerto dal vostro buon cuore, e magari, potranno portare a casa un pasto che ormai inizia a scarseggiare.
Abbiamo scoperto questa iniziativa tramite il canale facebook di una Panetteria di Messina, ma sappiamo che già molte associazioni e attività sono attrezzate per questo genere di attività.
Ci congratuliamo per questa iniziativa, sperando che presto possa diffondersi in tutta italia 😀