Visitare Omaha beach – tappa imperdibile dei luoghi dello Sbarco

Se state programmando un viaggio on the Road in Normandia, è impossibile non prendere in considerazione di visitare Omaha Beach, tappa imperdibile dei luoghi dello Sbarco e la più famosa delle cinque spiagge del D-Day, il 6 giugno 1944.
Resa nota al grande pubblico, oltre che dagli importanti avvenimenti storici, dal celeberrimo film “Salvate il Soldato Ryan”, su questa spiaggia le truppe statunitensi subirono tutta la furia difensiva dei tedeschi, che godevano di una posizione di vantaggio, trovandosi su delle dune sovrastanti la spiaggia stessa, tant’è che presto questo litorale fu denominata “Bloody Omaha”, la sanguinosa Omaha, visto che proprio qui le truppe americane subirono il più grande numero di perdite.
La spiaggia di Omaha Beach ricopre una lunga linea lunga circa sette chilometri tra i comuni di Sainte-Honorine-des-Pertes e Vierville-sur-Mer, nel dipartimento del Calvados.
Ecco cosa potrete visitare a Omaha Beach:

Omaha Beach - tappa imperdibile - Cimitero Americano
Omaha Beach – tappa imperdibile – Cimitero Americano

La spiaggia e la Statua di Les Braves

La spiaggia  di Omaha Beach è ovviamente accessibile gratuitamente tutto l’anno, con il consiglio ovvio di controllare il meteo prima di iniziare la visita, visto che i monumenti di questa zona si trovano tutti all’aperto.
Mentre oggi potete godervi una serena camminata sulla spiaggia ed approfittare dei vari percorsi per passeggiate anche con cavalli, fa una certa impressione immedesimarsi in uno dei soldati alleati appena sbarcati: alle spalle il mare, sotto i piedi una spiaggia sconosciuta, e frontalmente una schiera di dune e scogliere da cui il nemico attacca.
Lungo la passeggiata ad Omaha Beach noterete senz’altro la scultura denominata “Les Braves”, che onora la memoria dei soldati morti durante lo Sbarco in Normandia. Creata da Anilore Banone ed installata nel 2024, riesce a fondersi per forme e per colori con l’ambiente circostante.
La statua è formata da 3 elementi di metallo fissati nella sabbia, chiamati “le ali della speranza”, “inizia la libertà”, “le ali della fratellanza”.

Cimitero americano della Normandia con relativo museo e belvedere

Imperdibile la tappa al Cimitero Americano della Normandia, reso noto, come già anticipato, non solo dagli eventi storici che hanno coinvolto la Normandia, ma poichè qui sono state girate le scene del film di Steven Spielberg, “Salvate il soldato Ryan”.
Si tratta di un luogo di commemorazione unico nel suo genere, maestoso, atto a celebrare ed ospitare con il giusto tributo, le 9.387 tombe di soldati alleati morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Accanto a loro, i nomi di 1.557 soldati dispersi sono incisi nel Giardino dei Dispersi.
La struttura solenne e mastodontica, l’architettura con grandi vetrate, i controlli quasi marziali all’ingresso ed il silenzio che si respira, permettono di effettuare un viaggio nel rispetto del sacrificio delle vittime.
Le lapidi sono disposte in file, su croci bianche dove sono incise le date di nascita e morte dei soldati. Periodicamente, soprattutto durante le ricorrenze, viene compiuto un rituale ancora più commovente. I custodi, aiutati spesso dagli eredi dei soldati, prendono della sabbia dalla spiaggia di Omaha Beach e la distribuiscono sugli intagli contenente il nome del soldato sulla croce. La sabbia si infila sulle scanalature, ed il nome ritorna ad essere leggibile: per non dimenticare!

(il video citato è preso da youtube ed i suoi diritti non appartengono a noi, ma all’autore del video)

In questo luogo, prima di arrivare alla parte più spirituale, che ovviamente consiste nel cimitero sopra descritto, passerete prima attraverso il Museo contenente reperti interessanti, il centro visitatori, una piscina riflettente ed il belvedere.
Questa camminata “obbligata” è ovviamente preparatoria per la grande distesa di croci bianche e per comprendere ancora meglio il sacrificio di quei soldati.

Overlord Museum

Situato vicino al Cimitero Americano, il Museo Overlord ospita una collezione originariamente fondata da un abitante del luogo che era un adolescente ai tempi della guerra. Il suo nome ovviamente è riferito all’”operazione Overlord”, nome in codice dell’invasione alleata in Normandia.
Al suo ingresso, vi accoglierà una maestosa citazione di un’opera di Jean Goujon:

Jean Goujon - Overlord Museum
Jean Goujon – Overlord Museum
Overlord Museum
Overlord Museum

Cimitero Militare tedesco di La Cambe

Nei pressi di Omaha Beach troverete anche il cimitero militare tedesco di La Cambe, inaugurato nel 1961. Meno monumentale del cimitero americano, ma ugualmente significante, ospita circa ventuno mila soldati tedeschi che hanno perso la propria vita durante la seconda guerra mondiale e precisamente nello sbarco in Normandia.
Lo scopo è sempre quello: onorare la memoria di questi soldati che prima di tutto, erano esseri umani proprio come noi, anche se situati nello schieramento avversario di queste pagine della storia. 

Pointe du Hoc

Obiettivo principale delle iniziali operazioni dello sbarco, Pointe du Hoc è un promontorio costiero situato tra le spiagge di Omaha e Utah beach che ospitava un sito fortificato dotato di cannoni pesanti ed installazioni atte a difendere la zona.
Sorge sopra una falesia alta 30 metri che i soldati alleati hanno dovuto letteralmente scalare prima di assaltare i nemici e distruggerne le strategie difensive.
Sulla cima del promontorio sono ancora visibili i crateri lasciati dalle esplosioni delle bombe.
È suggerito un itinerario da poter percorrere a piedi.
Basti ricorda tuttavia che l’intero suolo è considerato luogo di sepoltura pertanto non è possibile attraversarlo in compagnia dei nostri amici a quattro zampe.
In questi luoghi di tributo e memoria, l’invito è sempre quello di comportarsi con rispetto.
Alcune strutture militari a Pointe du Hoc sono ancora ad oggi visibili, ma spesso per la pericolosità della struttura, considerate pericolanti ed interdette al pubblico. 

Panoramica del Cimitero Americano - Omaha Beach
Panoramica del Cimitero Americano – Omaha Beach

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Pubblicato da soffiodizefiro

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