Utah Beach – la spiaccia più occidentale

Utah Beach, tra i comuni di Sainte-Marie-du-Mont e Quinéville, è la spiaggia più occidentale di quelle dello sbarco in Normandia e gode di una posizione più defilata rispetto alle altre. La sua natura selvaggia ed il paesaggio aspro causarono problemi di orientamento ai 23.000 soldati americani appena sbarcati.
Questa spiaggia nella regione di Cotentin permise agli Alleati di catturare più rapidamente lo strategico porto della vicina Cherbourg.

Se volete visitare Utah beach ed i suoi circondari, vi suggeriamo delle tappe interessanti.
Nel nostro caso, abbiamo inserito Utah Beach come una tappa di passaggio per raggiungere la vicina e caratteristica Sainte-Mère-église.
Ecco cosa visitare a Utah Beach

Omaha Beach
Omaha Beach e Utah beach si incontrano

La spiaggia

La spiaggia di Utah Beach è ovviamente accessibile tutto l’anno e gratuitamente.
Vi consigliamo di spostarvi con la macchina poichè i vari monumenti si trovano distribuiti a partire dall’ingresso della spiaggia, nei pressi del Museo dello Sbarco, sino ad arrivare sulla pubblica strada, lungo la D421.
Tra questi, per citarne alcuni, il “Monument Leclerc Deuxieme division” ospita diversi forti ed un carro armato, mentre altri sono quello proprio davanti al Museo dello Sbarco, o i due monumenti dedicati ad Andrew Jackson Higgins, l’armatore che progettò i mezzi da sbarco che permisero ai soldati di raggiungere queste spiagge, o ancora  la statua di un “Marinaio solitario in Normandia” dedicata alla memoria degli “uomini rana”, che sbarcarono a Omaha e nello Utah per facilitare l’arrivo delle navi anfibie.
Continuando il tragitto lungo i confini di Utah Beach potrete vedere il monumento della Marina americana in Normandia e un cannone circondato da un tavolo di orientamento ed un ulteriore monumento ai caduti con una scalinata.

Musée du Débarquement

Situato esattamente sulla spiaggia di Utah beach, è costruito su un bunker tedesco.
Presenta una narrazione dello sbarco in Normandia dal punti di vista conologico.
Siamo sinceri, non abbiamo visitato questo Museo dello Sbarco ma semplicemente perché avevamo già inserito nel nostro itinerario altri Musei tematici nelle altre spiagge.
Avevamo letto sulle varie recensioni che pur essendo interessante, è più piccolo degli altri quindi abbiamo preferito accantonarlo.
Magari tra qualche tempo ritorneremo su queste terre e potremo visitarlo come merita.

D-day Experience

Una chicca nel vicino Comune di Carentan-les-Marais.
Presso la D-day Experience potrete godere di una esperienza immersiva con un simulatore di volo, due esposizioni museali, un cinema 3D a schermo gigante, un memoriale delle truppe aviotrasportate e un negozio di antiquariato e cimeli militari.

Vicina città di Sainte-Mère-Église.

Chiesa di Sainte-Mère-Église
Chiesa di Sainte-Mère-Église

La piccola cittadina di Sainte-Mère-Église è divenuta famosa per essere il primo comune del Cotentin liberato dai paracadutisti americani. 
Il manichino dedicato a John Steele, il paracadutista americano rimasto impigliato col paracadute sul campanile della chiesa durante la notte tra il 5 ed il 6 giugno 1944 è simbolo della città.

Museo dell’aviazione di Sainte-Mère-Église 

Questo museo sulla piazzetta di Sainte-Mère-Église è dedicato ai Parà americani che arrivarono all’inizio del D-Day dando inzio allo Sbarco in Normandia. Diviso in “aree” o “padiglioni” potrete vedere i dettagli dei preparativi del D-Day, e Operation Neptune, e vedere un aereo originale Douglas C-47 Skytrain.

Pointe du Hoc

Pointe du Hoc è un promontorio costiero situato tra le spiagge di Omaha e Utah beach, ed era uno dei principali obiettivi dei soldati alleati che sbarcarono in Normandia.
Si tratta di un sito fortificato dotato di cannoni pesanti ed installazioni atte a difendere la zona.
Sorge sopra una falesia alta 30 metri che i soldati alleati hanno dovuto letteralmente scalare prima di assaltare i nemici e distruggerne le strategie difensive.
Tra i ranger che dovettero scalare la falesia, i più rapidi in pochi minuti (circa cinque minuti e trenta secondi), giunsero in cima al promontorio.
Sulla cima del promontorio sono ancora visibili i segni delle bombe. L’intero suolo è considerato luogo di sepoltura pertanto non è possibile essere accompagnati dagli amici a quattro zampe e l’invito è sempre quello di comportarsi con rispetto e decoro.
Alcuni bunker o casematte o strutture sopra il promontorio sono ancora ad oggi visibili, ma spesso per la pericolosità della struttura, considerate pericolanti ed interdette al pubblico.


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Pubblicato da soffiodizefiro

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